Napoli, 3 maggio 2011 – La richiesta del Presidente della Regione Stefano Caldoro, prima della presentazione dei candidati a Sindaco di Napoli, era stata di essere trasparenti e di proporre solo persone incensurate. Richiesta poi accolta da tutti in candidati in corsa per Palazzo San Giacomo. Non che i figli debbano pagare le colpe dei loro padri, ma è singolare che si registri già il secondo caso di figlie di genitori al centro di inchieste giudiziarie. Qualche giorno fa è riemerso il caso di Nunzia Stolder figlia dell’ex boss di Forcella Raffaele, ed attuale consigliera. Oggi la notizia dell’arresto del padre di un’altra candidata, Jessica Improta, in forza all’Udeur. Il padre Giorgio, imprenditore, è infatti stato arrestato con l’accusa di aver offerto ospitalità al super boss dei Casalesi Giuseppe Setola, attualmente in carcere. A segnalare la relazione di parentela, i vertici dei Verdi, che ora denunciano presunti dossier creati ad hoc per combattere le loro rivelazioni su candidati poco puliti. Clemente Mastella, in corsa per palazzo san giacomo sostenuto dall’Udeur, smorza i toni, invitando a non infierire su una persona incensurata, come Jessica Improta che probabilmente deciderà da sola di abbandonare la candidatura. Più determinata la posizione di Fabio Chiosi, Presidente della prima municipalità in cui si è candidata la giovane: “Ho subito contattato i vertici del coordinamento cittadino del partito”, ha detto Chiosi, “e ho chiesto espressamente che la Improta faccia un passo indietro”. Sulle modalità di inserimento dei candidati, Chiosi assicura poi, che la procedura è stata seguita e che la Improta era, dai documenti, sicuramente candidabile. Sulla questione interviene anche Luigi De Magistris, in forza all’Idv, secondo cui in questa campagna elettorale le candidature di Pdl e Udeur mettono letteralmente i brividi.
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